Progetto

Cantiere Peripli // Progetto culturale //

Il Cantiere Peripli è un gruppo di giovani artisti, architetti e curatori con duplice base a Venezia e a Palermo, impegnati in ricerche accademiche e lavorative sul ruolo dell’immagine e della scrittura nella rappresentazione dei luoghi e della memoria collettiva.


Il gruppo nasce nel 2010 con la mostra itinerante “Peripli. Topografia di uno smarrimento” (Patrocinio FIAF dal 2014) e porta avanti numerosi progetti su paesaggio, urbanità e archivio contemporanei. Tra i lavori: un’installazione presentata presso “Mediterranea XXVII Young Artists Biennale” (BJCEM + EXPO Milano 2015) all'evento 27metricubi; la co-curatela insieme a Maria Grazia Galatà di “Congiunzioni Festival Internazionale di poesia, fotografia e videoarte” (2015, 2017); la partecipazione all’installazione a scala urbana “Poesia e luce Venezia” a cura di Marco Nereo Rotelli (2015).


Il fotografo Daniele D’Antoni lavora dal 2006 con Agenzie internazionali realizzando numerosi reportage in tutto il mondo e tiene corsi di fotografia presso il CTS Palermo.

La mostra, i luoghi-archivio e l'intermedialità //

Peripli è una mostra sul senso dei luoghi intesi come archivi di memoria collettiva, dei quali desideriamo narrare la complessità attraverso la lettura e reinterpretazione di elementi del patrimonio tangibile e intangibile.

Archivi da cui estrarre materiali eterogenei in qualità di documenti che sia possibile manipolare attivamente, con il fine ultimo di incoraggiarne la salvaguardia collettiva.

Un procedimento di analisi e sintesi, non rifiutando ma accettando come parte del processo di rilettura dell’archivio la componente dell’esperire individuale.

Il progetto muove dalla relazione immagine/testo in riferimento a un montaggio “produttivo”, per esplorare le potenzialità narrative attraverso le quali i diversi interventi artistici ed elementi (fotografia, scrittura, installazioni, archivio, spazio) possano costruire nuove stratificazioni di senso.

L’intermedialità è considerata strumento per la costruzione di nuovi percorsi all’interno di un immaginario. I differenti linguaggi utilizzati interagiscono per rappresentare la complessità e restituire leggibilità al palinsesto di una Sicilia metaforica, luogo dell’anima e spazio della comunità. Per ricominciare, da qui, a costruire il futuro.